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C'è un'area tra Napoli e Caserta che chiamano Terra dei Fuochi. Una terra vittima delle ecomafie, che vive le conseguenze dell'interramento e dell'incendio di rifiuti tossici avvenuto durante gli ultimi 20 anni.
Questa terra soffre ancora oggi di fuochi appiccati su cumuli di rifiuti speciali che danneggiano la qualità dell'aria e impattano sulla salute dei suoi abitanti.
Qui ci sono persone che stanno protestando contro quello che chiamano 'biocidio'. Ci sono tante aziende agricole sane che stanno cercando di ritrovare dignità. Ci sono zone che lentamente provano a rinascere.
Tanti studi, troppa attenzione mediatica negli anni, molte vittime, poche risposte.
In questa situazione cosa può fare un* Scostumat*?
MADE IN TERRA DEI FUOCHI
"Qua a Milano non la vogliono la mozzarella della terra dei fuochi. Ai clienti mostro una mappa per spiegargli che quella che vendo non viene dalla provincia di Caserta."
Molti produttori agroalimentari di questi territori subiscono danni anche se non sono interessati direttamente dal fenomeno*.
Non vorrebbero essere più discriminati e vittime di speculazioni per essere associati all'etichetta 'Terra dei fuochi'.
Come potremmo aiutare le aziende agricole di queste terre a ridare valore alla loro produzione?
Per rispondere a questa sfida proponiamo una maratona di progettazione insieme a tutti i protagonisti che combattono questo fenomeno.
*Il 99,98% delle aziende agroalimentari Campane analizzate dall'Istituto Zooprofilattico del Meridione risultano sane.
REGENERATION TERRA DEI FUOCHI
Ci sono professionisti e ricercatori che iniziano a sperimentare modi per risanare i territori intossicati. Ci sono piante che assorbono più velocemente le sostanze dannose dall'aria, ci sono batteri che purificano i terreni dagli inquinanti. Ci sono cittadini che vorrebbero partecipare al risanamento della propria terra.
Con quali prodotti e iniziative potremmo accelerare il processo di bonifica dei territori inquinati da sostanze tossiche?
Per rispondere a questa sfida proponiamo un laboratorio di idee. Un processo di co-progettazione a distanza.
POWER UP PARTECIPAZIONE CIVICA
Le reti e le associazioni locali si stanno muovendo, stanno creando massa per far sentire la propria voce.
La loro intenzione è aggregare una rete reale di cittadini per agire creando gruppi di pressione sulle istituzioni.
Vogliono incoraggiare le persone a sentirsi protagoniste, monitorando e documentando gli illeciti.
Vogliono attivare sempre più cittadini di buona volontà che desiderano agire e collaborare per diventare parte integrante di questo cambiamento.
In che modo potresti dare una mano?
Quali competenze puoi mettere a disposizione per aiutare gli attori locali a coinvolgere più cittadini su questo fenomeno?
SUGGERISCI BUONE PRATICHE
Quali sono i progetti innovativi che potrebbero ispirare le risposte a queste sfide? Ci sono progetti sperimentati in altri territori o in altri contesti che potrebbero essere utili a questa terra?